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Wing Chun Kuen
Il Wing Chun Kung Fu è un arte marziale molto efficace che esprime il suo massimo potenziale a distanza ravvicinata. L' agilità è un elemento non rilevante in questo stile, che si propone di essere un sistema di rapido apprendimento dove si enfatizzano i concetti di "corta distanza" e di "linea centrale". L' allenamento è progettato proprio per dare la possibilità a tutti, uomini e donne di tutte le età, di apprendere questa disciplina. Sviluppato nella Cina meridionale, il Wing Chun è l' unica arte marziale creata e resa celebre da una donna. La Fondatrice, Ng Mui, codificò i sistemi di arti marziali praticati all' epoca, modificandoli per un corpo più esile e meno potente, dove movimenti evasivi, spostamenti e rotazioni del corpo permettevano di eludere la forza del potenziale aggressore.
L' Instictive Defence System Academy si propone di trasmettere il Wing Chun nella sua completezza come sistema di difesa personale. Il mistero e la potenza la rendono una tra le più affascinanti arti marziali, antiaggressione e antistupro, particolarmente adatta alle donne e ottima per gli addetti alla sicurezza e alla vigilanza. Semplice e diretto, non richiede particolari doti fisiche o atletiche, ma mira all' efficacia e l' applicazione in situazioni reali.
Lo Stile
Sebbene tragga origine dallo Shaolin, le cui radici risiedono nell' imitazione delle movenze animali, il wing chun è uno stile di combattimento creato sulla base delle caratteristiche fisiche dell' essere umano. L' unico riferimento al mondo animale risiede nell' ispirarsi alla sinuosità dei movimenti e alla rapidità di attacco tipica del serpente. I principi fondamentali sui quali il sistema si basa sono il contatto, l' "incollaggio", espressi attraverso un utilizzo estremo della percezione tattile e cinestetica, e della biomeccanica dell' avversario sulla corta distanza. Gli attacchi, le difese e le reazioni vengono studiati all' inizio individualmente, allo scopo di creare una struttura fisica, un tutt' uno compatto ed economico. Successivamente viene stimolata la capacità di "sentire" l' avversario, attraverso l' allenamento in coppia, dapprima utilizzando solo le braccia e in seguito anche con l' uso delle gambe.
Le reazioni in combattimento diventano rapidissime, geometriche e logiche, economiche e insidiose. Ovviamente il tutto si fonde in maniera omogenea e viene adattato alle necessità di difesa, anche senza l' impiego del sistema tattile (ad esempio attraverso l' entrata frontale e i pugni a catena). Non a caso il Wing Chun viene anche definito Boxe Cinese. Non si eseguono finte o trucchi, ma si creano delle basi corrette da combinare poi in modo istintivo. Le tecniche spesso hanno lo stesso principio, perché nel Wing Chun conta più la qualità che la quantità delle varianti, cercando delle reazioni che siano il più possibile vicine alla realtà e universali. I movimenti risultano essenziali e ridotti al minimo, non esistono acrobazie né urla, ma si sfruttano al massimo le proprie energie supportate dalla semplicità, e da un allenamento continuo e diligente. Nell' antenato Shaolin si ricorre all' ausilio di pratiche mistiche o esoteriche, poiché si pretende di poter usare a scopo marziale il lato energetico proveniente dal respiro e dalla concentrazione. Nel Wing Chun tale discorso è tutt' al più relegato ad un fine più utile, come il miglioramento della salute, del carattere, della concentrazione attenta e dell' auto controllo. Nonostante quando si parli di Wing Chun vengano in mente i classici pugni a catena, lo stile sfrutta abilmente gomitate, ginocchiate e calci bassi, coadiuvati dagli spostamenti corti tipici del sistema.
Lungo i tempi, tra realtà e leggenda
Il Tempio di Shaolin fu costruito durante la dinastia Wei del nord, sorgeva nella provincia di Honan tra la catena montuosa conosciuta come "I cinque sacri picchi". La data precisa della costruzione è un mistero, comunque è collocata tra il 477 dc. e il 522 dc. Il tempio fu costruito tra una foresta di pini utilizzandone il legno, da qui il nome SHAOLIN "giovane foresta". Il nome assume anche un valore metaforico; solo un giovane albero forte e flessibile può resistere alla forza del vento. La leggenda dice che il patriarca fu BODHIDHARMA; il primo patriarca, un monaco indiano, è considerato il precursore del buddismo CH'AN in Cina (Zen per i Giapponesi). In accordo alla leggenda e alla tradizione si narra che Bodhidharma meditò per nove anni di fronte ad un muro; inoltre è considerato il fondatore dello Shaolin Chu'an (pugno dello shaolin) avendo per primo introdotto degli esercizi fisici che venivano praticati dai monaci per ovviare ai problemi che si venivano a creare con la prolungata posizione di meditazione (gli esercizi sono riconosciuti come le 16 tecniche fondamentali). Durante il periodo di tempo che intercorre dalla nascita del monastero e l' invasione della Cina da parte dei Manchu i monaci Shaolin divennero famosi per le loro abilità nelle Arti Marziali, soprattutto per l' abilità dell' uso del bastone lungo. L' invasione Manchu ha caratterizzato profondamente lo sviluppo delle Arti Marziali. Durante la dinastia Manchu (1644-1912) il monastero di Shaolin divenne il punto di ritrovo dei ribelli e il centro dell' attività sovversiva. Per questo motivo venne distrutto e ricostruito varie volte; secondo la leggenda la prima distruzione avvenne tra il 1736 e il 1796 e in quell' occassione ci furono solo cinque superstiti. I cinque, conosciuti come " I venerabili cinque", furono: NG MUI, PAK MEE (PAK MEI), FUNG DO TAK (FUNG TO TAK), MIAO HIN (MUI HIN) e GEE SIN (CHI SHIN). Tre di questi, MIAO HIN ( esperto nelle spade corte) GEE SIN (esperto nel bastone lungo) NG MUI (esperta nella boxe a mani nude), interessano lo sviluppo del Wing Chun. NG MUI dopo essere sfuggita alla distruzione di Shaolin si rifugiò presso il "Tempio verde" situato sulla montagna della "Gru Bianca" sui monti del TAI LEUNG.
In questa provincia ebbe l' occasione di conoscere YIM WING CHUN. YIM era una bellissima ragazza ambita da molti ammiratori, tra questi vi era un bullo locale che voleva sposarla ad ogni costo. NG MUI per aiutare YIM le propose di sfidare il bullo fissando la data dell' incontro, NG MUI insegno a YIM il suo sistema di combattimento (a seconda delle fonti il periodo di apprendimento varia dai tre mesi ai tre anni) e quando giunse il momento del combattimento YIM sconfisse il bullo che dovette rinunciare a sposarla. Quindi YIM WING CHUN sposò LEUNG BOK CHO (LEUNG BOK CHAU) al quale insegnò lo stile che per riconoscenza chiamò lo stile con il nome della moglie. Le tecniche dei coltelli (o spade) a farfalla vennero insegnate loro da MIAO TSUI HUA (MIU TSUI TA) che era la figlia di MIA HIN ( uno dei venerabili cinque). Il marito di YIM passò lo stile a LEUNG LAN KWAI il quale a sua volta lo passò a WONG WAH BO, un attore della troupe dell' opera della giunca rossa. Della troupe faceva parte un attore di nome LEUNG TEE TYE (LEUNG YEE TEI) che aveva imparato l' arte del bastone lungo dal cuoco della giunca, che altri non era che GEE SIN (un' altro dei venerabili cinque). Così i due si scambiarono le loro conoscenze e il bastone lungo venne integrato nello stile. WANG WHA BO non passò lo stile mentre LEUNG YEE lo passò a LEUNG TSAN (LEUNG JAN), un medico erborista che viveva a FATSAN nella provincia di Kwangtung. L' abilità di LEUNG JAN divenne leggendaria in tutto il sud della Cina avendo avuto numerosi combattimenti e non avendone mai perso uno. LEUNG JAN insegnò l' arte ai figli LEUNG BIK e LEUNG JAN e a CHAN WAH SOON ( CHAN WAH SHUN) conosciuto come "WAH il cambia monete". Mentre i figli non si dedicarono all' insegnamento WAH insegnò per trentacinque anni, ebbe molti studenti però solo sedici erano studenti scelti tra questi vi era YIP MAN. YIP iniziò l' apprendimento a tredici anni per tre anni fino alla morte del maestro WAH. Subito dopo si trasferì ad Hong Kong dove ebbe la fortuna d' incontrare un anziano esperto di Arti Marziali. Questi non era altro che LEUNG BIK, il figlio più grande di LEUNG JAN, che insegnò lo stile completo a YIP MAN. YIP MAN è conosciuto come l' ultimo Gran Maestro e come il primo ad aver reso pubblico l' insegnamento del WING CHUN.
L'Arte del Wing Chun
Il Wing Chun è forse la prima arte marziale che considera la meccanica del corpo dell’ essere umano concentrando grande attenzione sullo studio delle linee di attacco e di difesa, e soprattutto sull’ economia e simultaneità dei movimenti. Essendo uno stile creato da una donna, non enfatizza l’uso della forza muscolare ma porta la sua attenzione su altri aspetti dell’individuo, quali precisione, velocità di pensiero ed azione, sensibilità, reattività ed efficacia dei movimenti, grande uso della strategia e dell’intenzione mentale. La struttura dello stile è molto semplice: tre forme a mani nude, una forma con un apposito manichino di legno (caratteristico del sistema), due forme con le armi: una con il bastone lungo e una con due coltelli. Ovviamente c’è poi tutto un lavoro con il compagno con il quale si studiano le applicazioni delle varie forme e ci si dedica al lavoro principale di sensibilità e sincronismo, il “Chi sao”. La struttura così essenziale consente ai praticanti di dedicarsi a lungo allo studio e allo sviluppo dei principi fondamentali migliorandone la conoscenza e l’esecuzione. Il “Chi Sao” è forse l’esercizio principale e caratteristico del sistema, che ha sempre dato a quest’arte un fascino particolare. Mentre le forme “a solo” servono al praticante per sviluppare la conoscenza e la preparazione necessaria della propria struttura corporea, lo studio delle catene meccaniche, l’equilibrio, gli automatismi del movimento, il rafforzamento del corpo, lo studio dei principi del sistema, le strategie ecc., gli esercizi di “Chi Sao” (mani appiccicose) servono a sviluppare la sensibilità delle forze in movimento, ad abituare al lavoro con un antagonista che non coopera ma ci ostacola. Questo esercizio è molto prezioso per il praticante perché lo addestra non solo all’applicazione delle tecniche di attacco, difesa e contrattacco, ma anche alla scelta del tempo, controllo della forza, controllo del respiro e delle emozioni. È in realtà molto più che un semplice addestramento delle abilità marziali, è un vero e proprio strumento per aumentare le percezioni sensoriali su tutto il corpo; il chi sao può essere infatti praticato introducendo l’uso delle gambe, delle proiezioni e delle leve articolari, obbligando la mente a interrompere il suo costante lavoro di osservazione logica per dare spazio alla reattività più istintiva, libera e creativa guidata dai principi appresi nelle forme. È una sorta di istruzione del corpo a trovare un’intelligenza periferica che agisca indipendentemente dal pensiero ragionato della mente. Grazie a queste particolari caratteristiche il Wing Chun è da considerarsi un’arte estremamente scientifica e utile alle esigenze dell’uomo moderno; esigenze che vanno ben oltre al bisogno di difendersi dalle aggressioni fisiche, aspetto per altro curato moltissimo dalla strategia dei movimenti del sistema rendendola un’efficacissima arte marziale. Il percorso che il Wing Chun offre è in realtà molto più profondo, o almeno lo è per tutti coloro che hanno voglia di entrare dentro se stessi.